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domenica 6 novembre 2011

LA CORREZIONE DEGLI OCCHI

OCCHI PICCOLI


Gli occhi piccoli hanno bisogno di luminosità e maggiore apertura. Si deve tracciare, quindi, la linea superiore partendo da metà occhio e sfumando verso l'esterno e verso l'alto. Gli ombretti saranno chiari e luminosi, il sopracciglio pulito e l'applicazione del mascara coinvolgerà maggiormente le ciglia esterne superiori. (Si può applicare una matita chiara all'interno dell'occhio).

OCCHI GRANDI


In questo caso l'occhio dovrà essere contornato sia sopra che sotto partendo dall'interno verso l'esterno, allargando sulla palpebra. Gli ombretti non devono essere chiari e luminosi. Il mascara sarà applicato in maniera uniforme sopra e sotto.

OCCHI INFOSSATI


La prima cosa da fare è disegnare la banana sfumando quasi fino all'arco sopraccigliare. Nessuna linea sarà tracciata nella parte superiore (solo eye-liner infraccigliare) mentre si potrà contornare quell'inferiore. Gli ombretti da utilizzare sono quelli chiari. Il mascara sarà applicato in maniera uniforme.

OCCHI SPORGENTI


Contrario di quanto si pensi, è molto semplice correggere questo tipo di occhio. Contornare in maniera uniforme tutto l'occhio sopra e sotto, cercando di ricreare una nuova mezza luna. I colori chiari e perlati devono essere assolutamente aboliti. Il mascara sarà applicato in maniera uniforme.

OCCHI SOTTILI E LUNGHI


In questo tipo di occhio bisogna ricreare la forma della mezza luna. I colori devono essere tendenzialmente chiari, accennando una linea nella parte superiore esterna, il punto luce è assolutamente da evitare. Il mascara sarà applicato in maniera uniforme sopra e sotto con maggiore rilievo sopra.

OCCHI CON LA PALPEBRA RILASSATA


Lo scopo correttivo di quest'occhio è di produrre un'ombre che annulli l'inestetismo. Come prima fase bisognerà creare un'ombreggiatura nella piega palpebrale, questa correzione darà l'illusione di demarcazione tra palpebra e arco sopraccigliare. I colori degli ombretti saranno da scegliere nelle tonalità chiare e luminose aumentando l'apertura dell'occhio. Il mascara sarà applicato sulle ciglia superiori.

OCCHI VICINI


In questo caso l'interno della palpebra dovrà essere schiarito in modo d'aumentare lo spazio tra i due occhi. Il mascara avrà predominanza sulle ciglia esterne.

OCCHI DISTANTI


In questo caso l'interno della palpebra dovrà essere scurito (se necessario anche l'ala nasale superiore). Il mascara sarà applicato uniformemente.

OCCHI TONDI


Contornare la linea superiore e inferiore dell'occhio, sfumando verso l'esterno, ottenendo un allungamento. Evitare di applicare ombretti chiari e perlati proiettandoli verso l'esterno e non verso l'alto. Il mascara dovrà essere applicato in maggior quantità sulle ciglia esterne superiori.

OCCHI CON LA LINEA VERSO IL BASSO


La linea superiore sarà tracciata partendo da metà occhio allargandola all'esterno e sfumandola particolarmente verso l'alto. Il punto luce dovrà essere illuminato e il mascara dovrà avere più peso sulle ciglia esterne superiori.

LE MATITE

Usare una matita per delineare e colorare le labbra contribuisce a  non far sbavare il rossetto. Lo stesso discorso vale per gli occhi: contornandoli con la matita e sfumandoli successivamente con un pennello si avrà un effetto correttivo maggiore, oltre a fissare gli ombretti. Quindi gli ombretti sono utilizzati dopo i delineatori, come passaggio cromatico. Le matite rappresentano il mezzo più facile e versatile per effettuare qualsiasi tipo di trucco. Grazie alle loro caratteristiche, possono essere utilizzati per disegnare, scurire, contornare, definire e correggere qualsiasi elemento del viso. E'indispensabile che esse rispettino alcune esigenze tecniche: (nel caso che la mina della matita sia eccessivamente grassa, il trucco tenderà a sbavare, mentre una matita troppo secca, oltre a rendere difficile la stesura, provocherà delle irregolarità agli occhi)

1: per gli occhi usare matite medio-morbide

2: per le labbra ricorrere a mine tendenzialmente più dure

3: per le sopracciglia la matita dovrà essere piuttosto dura da lasciare un tratteggio nitido, sottile e duraturo

4: le matite che vengono utilizzate per le occhiaie dovranno necessariamente avere mine morbide, lo stesso vale per quelle destinate all'interno dell'occhio (kajal).

LA CIPRIA

E' la fase successiva alla stesura del fondotinta ed è determinante per la riuscita di un buon trucco. 
La cipria ha 3 funzioni fondamentali:

-fissa il trucco e fa in modo che esso tenga più a lungo senza alterare il colore del fondotinta
-crea una base asciutta in modo che i prodotti applicati successivamente si sfumino perfettamente
-elimina l'effetto lucido dovuto ad alcuni prodotti oleosi e all'eventuale traspirazione della pelle, in particolare su fronte, naso e mento.

Le ciprie si suddividono in:

-polveri libere: sono particolarmente impalpabili e hanno un'azione fissante ed opacizzante

-polveri compatte: sono ottime per i ritocchi durante la giornata

Gli strumenti indispensabili per l'applicazione della cipria sono il piumino di velluto e il pennello.

IL FONDOTINTA

LA SCELTA DEL COLORE ERRATA:

-luce sbagliata
-prova effettuata su un punto non adatto
-poca compatibilità della pelle con il tipo di prodotto

Il punto per provare il colore del fondotinta non è sul polso ma tra il collo e il viso.
L'applicazione del fondotinta rappresenta uno dei passaggi determinanti per l'esito finale del make up. La sua funzione è quella di rendere omogeneo il tono della pelle, eliminando eventuali imperfezioni. Un make up completo potrà valorizzarsi solo se la base su cui lavoriamo non presenta alcun tipo di imperfezione. Con l'ausilio di un fondotinta coprente si possono attenuare o addirittura far scomparire tutti i vari inconvenienti della pelle; ma l'opinione diffusa che il potere coprente di questi prodotti, destinati alla mascherazione sia del tono della pelle sia dei vari problemi cutanei, possa risolvere qualsiasi intoppo, è senza dubbio un errore assai frequente: infatti non bisogna mai dimenticare che ciò che caratterizza un buon trucco, E', PRIMA DI TUTTO, LA NATURALEZZA. L'individuazione del colore, la corretta scelta del tipo di fondotinta da adottare, l'applicazione e i materiali, si basano su un attento esame della pelle. Non dimentichiamo che il tono della cute può essere condizionato da vari fattori: 
1) melanina
2) circolazione sanguigna
3) colore proprio degli strati esterni della pelle (cheratina)

TIPI DI FONDOTINTA

Il potere coprente del fondotinta è dato dalla percentuale di pigmenti contenuti nella formulazione, oltre che alla cremosità. I fondotinta si distinguono in: fluidi, cremosi, colati e compatti.

FLUIDO: si usa se si vuole ottenere un effetto trasparente-naturale. La sua formulazione, con una maggiore percentuale di acqua, è indicata per pelli che hanno un buon aspetto e per pelli mature, sempre di buon aspetto.

CREMOSO: destinato alle pelli tendenzialmente secche. Il potere coprente varia a seconda della percentuale di pigmenti utilizzati.

COLATO: si intende tutta quella fascia di fondotinta con un potere coprente piuttosto elevato. Fanno parte di questa categoria i famosi pan-stick.

COMPATTO: si suddivide in compatto in polvere idrosolubile e compatto in polvere polivalente. Il compatto in polvere idrosolubile assomiglia ad una cipria in polvere compatta, l'unica differenza è il potere idrosolubile, che permette di applicare il prodotto con una spugna inumidita. Indicato per pelli grasse. Il compatto in polvere polivalente è il classico fondotinta compatto che ha la proprietà di essere applicato con una spugna inumidita. Questo fondotinta risponde a varie esigenze, garantendo sempre un risultato ottimale.

LUCE E COLORE

Nel trucco ciò che conta, oltre al chiaro-scuro, è essenzialmente l'effetto del colore. I colori non possono e non devono essere considerati dei semplici effetti cromatici, finalizzati alla sola decorazione. Pensiamo solo a quante infinite tonalità di colore di pelle esistono. Dovremmo quindi essere in grado di miscelare il colore del fondotinta fino ad ottenere la giusta tonalità. Come abbiamo detto, esistono diverse gamme di colori, basti pensare a un prisma di cristallo che, scomponendosi a ventaglio, genera dei colori detti primari: giallo, rosso e blu che, sfumando l'uno all'altro, generano altre gradazioni intermedie. I colori ottenuti da queste miscelazioni sono: 

giallo+rosso= arancione
blu+giallo= verde
blu+rosso= viola

Questi 3 colori sono chiamati secondari o derivati. Alla lista dei primari e dei secondari vanno aggiunti il bianco e il nero. Il bianco è da considerarsi luce, il nero mancanza di luce. Aggiungendo ai colori primari e ai secondari il bianco e il nero si otterranno altre gradazioni, indispensabili per la creazione di altri toni. A questo punto abbiamo 3 colori primari e 3 secondari, oltre al bianco e al nero, che dalla combinazione di questi 8 colori otterremo altri colori definiti terziari:

rosso+bianco= rosa
rosso+blu+bianco= lilla
nero+bianco= grigio

La scelta delle tonalità è quasi sempre un'operazione basilare per la buona riuscita del lavoro. Spesso questo suo aspetto dipende dalla dominanza cromatica della pelle sottostante.

LUCE, SUPERFICIE E PROFONDITA'

E'importante conoscere gli effetti della luce e le tecniche dei chiari-scuri, perché essi costituiscono la premessa di qualsiasi esecuzione del trucco e sono il mezzo più efficace per attuare ogni modifica morfologica. Il contenuto di questa tecnica viene chiamata OMBREGGIATURA e CONTRO-OMBREGGIATURA. I colori scuri danno profondità, smussano ed eliminano mentre i colori chiari appiattiscono, distanziano, illuminano, spaziano ed elevano. Per ombreggiatura si intendono tutti gli interventi che hanno lo scopo di correggere o modificare.
-i colori: marrone, marrone-grigio, marrone mielato e tutte le tonalità di questa gamma (rigorosamente opachi).
Per contro-ombreggiatura si intende l'effetto luce prodotto su determinate superfici che hanno bisogno di essere messe in rilievo ed illuminate.
-i colori: nella gamma del bianco e avorio (rigorosamente opachi). 
Per mettere in atto queste regole bisogna però conoscere le differenti tipologie di viso.
La forma ideale del viso è quella ovale.


IL VISO OVALE


CARATTERISTICHE: non ha bisogno di essere corretto, ma deve essere soltanto rinforzato o valorizzato nelle sue naturali ombre zigomatiche, illuminando le zone in rilievo.
OMBREGGIATURA: ombreggiare sopra l'osso zigomatico sfumando il prodotto sotto di esso in direzione delle ali del naso, ammorbidendone i contorni.
CONTRO-OMBREGGIATURA: la zona da illuminare è quella tra l'osso zigomatico e l'occhio.
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: il viso ovale si presenta facilmente alle modificazioni dei chiaro-scuri, quindi, dopo la loro esecuzione, si potrà notare che la struttura morfologica in questione acquista naturalmente dei volumi che valorizzano il viso.


IL VISO TONDO



CARATTERISTICHE: guance tondeggianti, mancanza di lunghezza, osso zigomatico poco visibile.
OMBREGGIATURA: scurire i laterali del viso, senza mai toccare l'angolo frontale e mascellare. Sotto l'osso zigomatico tracciare un'ombra e sfumarla in direzione della bocca.
CONTRO-OMBREGGIATURA: illuminare la fronte, il mento e l'osso zigomatico.
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: cercare di fare una certa spigolosità al viso evitando di tracciare un sopracciglio troppo tondeggiante o una bocca a cuore.

IL VISO QUADRATO


CARATTERISTICHE: presenza degli angoli delle mascelle e sulla fronte, zigomo accentuato. Anche in questo visto si riscontra la mancanza di lunghezza.
OMBREGGIATURA: scurire gli angoli della fronte e delle mascelle.
CONTRO-OMBREGGIATURA: illuminare fronte e mento, senza illuminare la zona fra l'osso zigomatico e l'occhio.
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: evitare di tracciare linee troppo nette. Tutti gli elementi, bocca, naso, occhi e sopracciglia, dovranno essere ammorbiditi.

IL VISO TRIANGOLARE CON PUNTA VERSO IL BASSO


CARATTERISTICHE: fronte spaziosa che si stringe verso il mento in maniera molto evidente.
OMBREGGIATURA: scurire gli angoli della fronte, scendendo lungo il laterale del viso fino ad arrivare allo zigomo. L'osso zigomatico dovrà essere scurito, stando su di esso senza toccare la parte inferiore, per evitare un eccessivo restringimento. Il mento (solo nel casso fosse realmente lungo) dovrà essere corretto solo sulla punta, sfumando l'ombreggiatura verso il basso e l'esterno.
CONTRO-OMBREGGIATURA: l'illuminazione è da eseguire nel laterale inferiore del viso tra l'osso zigomatico e la mascella.
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: gli occhi dovranno essere truccati con toni scuri e non brillanti, agendo maggiormente all'esterno di essi. Così facendo, la concentrazione di luce presente nella parte alta del viso sarà automaticamente annullata. Nella parte inferiore del viso si sceglierà un tono luminoso.

IL VISO TRIANGOLARE CON LA PUNTA VERSO L'ALTO  (purtroppo non ho trovato l'immagine su internet)


CARATTERISTICHE: mascelle quadrate e fronte poco spaziosa.
OMBREGGIATURA: gli angoli delle mascelle devono essere scuriti fino alla parte laterale dell'osso zigomatico. Lo zigomo dovrà essere ombreggiato sotto di esso.
CONTRO-OMBREGGIATURA: /
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: controllare che la sopracciglia non contribuisca all'eliminazione della luce; in questo caso eliminare i peli superflui spaziando l'arco sopraccigliare e ripulendo la zona tra il sopracciglio e la tempia. Gli occhi devono essere truccati con toni luminosi e la bocca decisamente scura.

IL VISO RETTANGOLARE E OVALE ALLUNGATO


CARATTERISTICHE: nel viso RETTANGOLARE c'è presenza di angoli, mentre in quello OVALE ALLUNGATO si possono riscontrare le stesse caratteristiche del viso ovale.
OMBREGGIATURA: scurire gli angoli della fronte e delle mascelle ma, se necessario, scurire sia il mento che la parte alta della fronte. L'osso zigomatico dovrà essere scurito portando la sfumatura verso le ali del naso.
CONTRO-OMBREGGIATURA: /
ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE: il trucco degli occhi e della bocca verrà effettuato evitando di usare toni troppo chiari, ma adottando una sfumatura che porti l'occhio verso l'esterno.





IL CORRETTORE

Ciao a tutte! Con questo post comincerò a dirvi cosa sto imparando alla scuola d'estetica che sto frequentando per quanto riguarda il make up. Inizierò a parlarvi delle varie funzioni del correttore. 

Il correttore è la prima fase del trucco e la sua funzione è quella di eliminare tutte le ombre.
-OCCHIAIE: il colore non deve MAI avere delle percentuali di bianco o di rosa nella tonalità di base. Si devono evitare prodotti troppo asciutti e perlati. La preferenza deve essere data a colori dai toni caldi. Il correttore deve partire dall'interno dell'occhio ed essere sfumato verso l'esterno. Il prodotto non deve toccare la zona della guancia e le ali laterali del naso. Si deve sfumare il tutto con i polpastrelli. Se le occhiaie sono molto scure, tendenti al viola o al grigio intenso, la scelta dei toni caldi del colore varia dal giallo all'arancio, in caso l'occhiaia seguita su un tono marrone, la scelta del colore varia dal giallo alle tonalità del beige.

-BORSE PALPEBRALI INFERIORI: sono considerate, nella maggior parte dei casi, ritenzione idrica. Questo gonfiore può essere eliminato utilizzando due tonalità di correttore: quello più scuro nella zona di sporgenza e quello più chiaro nella zona sottostante. Il sistema di applicazione è simile a quello per le occhiaie.

-DISCROMIE CUTANEE: sono tutti quei problemi in cui l'uniformità del tono della pelle è compromessa da fattori di natura diversi. La couperose provoca delle macchie di colore violaceo più o meno intenso. La discromia viene annullata utilizzando colori come il verde o il celeste.

-ACNE E PICCOLE CICATRICI: anche in questo caso il correttore avrà la sua utilità. Va scelto un correttore in matita o a pasta morbida. Vanno coperti i punti che affiorano in superficie. Non bisogna cercare di coprire con un prodotto troppo grasso dei foruncoli che sono in fase di essiccamento, poiché il prodotto non attacca.

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